Dalla Bulgaria, ancora un no a nozze gay e agenda gender
Il ministro dell’Interno del Governo della Bulgaria, sino a maggio Presidente di turno della Unione europea, Ekaterina Zaharieva ha commentato l’effetto che la Convenzione di Istanbul avrà sulla Bulgaria. L’obiettivo della Convenzione è di intraprendere “Azione contro la violenza contro le donne e la violenza domestica”. Nessun cambiamento nella costituzione o nelle leggi sul matrimonio […]
di Matchman - 21/01/2018Il ministro dell’Interno del Governo della Bulgaria, sino a maggio Presidente di turno della Unione europea, Ekaterina Zaharieva ha commentato l’effetto che la Convenzione di Istanbul avrà sulla Bulgaria. L’obiettivo della Convenzione è di intraprendere “Azione contro la violenza contro le donne e la violenza domestica”.
Nessun cambiamento nella costituzione o nelle leggi sul matrimonio dello stesso sesso sono previste in Bulgaria.
Secondo la Zaharieva: “L’obiettivo di questo documento è garantire la sicurezza delle donne e delle ragazze da tutte le forme di violenza”. Ci sono state accuse che la convenzione è un modo per insinuarsi nel dogma legato al genere nella legge bulgara.
Secondo i membri del Fronte patriottico, il documento porterà al matrimonio omosessuale e all’introduzione di ulteriori definizioni di genere nel sistema legale del paese.
Il Ministro Zaharieva ha cercato di disinnescare queste affermazioni dicendo che il Parlamento può votare per dare definizioni e confini più chiari alla convenzione.
“L’importante fattore di questa convenzione è cercare di infrangere gli stereotipi di genere che la violenza contro le donne, compresi gli stupri familiari, è normale”.
È improbabile che i commenti di Zaharieva possano cambiare la convinzione dei partiti conservatori e patriottici bulgari, tuttavia è importante che il Governo ritenga di non dover introdurre con la Convenzione, nessuna ideologia gender né forme di unione dello stesso sesso.