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Demenza? Nei Paesi Bassi si ottiene l’eutanasia - Matchman News
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Demenza? Nei Paesi Bassi si ottiene l’eutanasia

I Paesi Bassi legalizzano l’eutanasia per i pazienti con demenza

I Paesi Bassi legalizzano l’eutanasia per i pazienti con demenza

I Paesi Bassi hanno cominciato a rimuovere le poche limitazioni nazionali in materia di eutanasia. L’ultima misura adottata dal Ministero della Sanità Pubblica, Sicurezza e Giustizia consente ai medici di concedere l’eutanasia ai pazienti con demenza che non hanno le competenze necessarie per chiedere la propria morte. Questa nuova misura ha scatenato il malcontento di molte associazioni che affermano che le autorità pubbliche stanno andando troppo lontano.

Nel 2014, le statistiche olandesi hanno messo in luce che dai 5306 casi di eutanasia registrati, 81 persone avevano demenza e 41 persone avevano problemi psichiatrici. Fino ad ora, c’era un limite nella fornitura dell’eutanasia in caso di problemi mentali; i medici dovevano avere il consenso verbale dei pazienti che volevano accedere all’eutanasia.

Tuttavia, il Ministero della Sanità Pubblica ha deciso di porre fine a tale limite e ha legalizzato l’eutanasia per i pazienti con demenza che, non avendo le facoltà necessarie per decidere, hanno precedentemente espresso per iscritto il loro desiderio di porre fine alla loro vita. Il nuovo regolamento ha elaborato così una guida che mira a proteggere i medici che ritengono che sia giunto il momento di porre fine alla vita dei loro pazienti.

“La nuova guida afferma che, benché sembri che i pazienti con grave demenza non soffrono insopportabili dolori, in realtà, soffrono a causa delle condizioni fisiche che vanno con il loro stato, come l’ansia e il dolore severo. Pertanto, in questi casi, il medico può fornire l’eutanasia, anche se un paziente non sia in grado di comunicarlo verbalmente. Ma ci deve essere una richiesta scritta per l’eutanasia, realizzata in precedenza”, ha informato il Netherland Times.

La federazione dei medici “Royal Dutch Medical Association (KNMG)”, preoccupata per le conseguenze che possono derivare dalla liberalizzazione dell’eutanasia negli ultimi anni, ha lanciato una petizione per spingere alle autorità nazionali a studiare tutti i termini della nuova guida e per garantire il diritto dei medici all’obiezione di coscienza.

Rutger Jan van der Gaag, presidente della KNMG, ha dichiarato che la maggior parte dei medici sono aperti a discutere la possibilità di eutanasia con i loro pazienti malati terminali, ma questa normativa non dovrebbe essere “un obbligo per il medico di cooperare. L’eutanasia non deve mai essere qualcosa che un paziente può imporre a un medico”.

D’altra parte, la decisione del Governo è stata applaudito dal gruppo pro-eutanasia NVVE, che ha affermato che grazie a questa nuova guida i pazienti potranno morire con dignità e sarà molto più difficile per i medici di rifiutarsi di fornire l’eutanasia.

 

Auxi Rodríguez

 

 

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