Argentina, aborto libero alle porte
Il Ministero della Salute argentino stabilisce un protocollo che sancisce l’aborto come un diritto.
di Auxi Rodriguez - 24/06/2015Argentina, nuova apertura verso l’aborto libero. Il Ministero della Salute ha aggiornato la guida per l`aborto punibile del 2010 e ha adottato un nuovo protocollo, il cosiddetto “Protocollo per l`attenzione globale delle persone con diritto all’aborto legale”, attraverso il quale si apre la porta all’aborto libero in Argentina e all’inserimento della pratica nei diritti umani.
Già nell’introduzione del protocollo, il ministero afferma l`importanza di garantire il diritto delle donne di accedere all’aborto senza nessun ostacolo, poiché si tratta in un diritto fondamentale. “L`esercizio di tale diritto è incorniciato nei diritti sessuali e riproduttivi come parte dei diritti umani”, si legge. Il protocollo di 72 pagine è stato firmato dal neo Ministro della Salute, Daniel Gollán, e dal Presidente argentino, Cristina Fernánzez de Kirchner.
Sembra che ci sia stato un cambiamento di mentalità all’interno del governo nei confronti dell`aborto. Lo scorso marzo, rispetto alla proposta del Ministro della Salute di convocare un dibattito sull’aborto e adottare una legge simile a quella del Uruguay, il Presidente aveva dichiarato che il dovere del governo era quello di aiutare le donne incinte, per cui l`aborto non era un`opzione. “Le donne incinte – affermava Kirchner – si devono prendere cura del bambino, ma vogliamo anche aiutarle, vogliamo aiutarle a studiare in modo che il bambino non sia una punizione, ma una benedizione. Inoltre alla difesa della famiglia c`è la difesa della vita”.
Tre mesi dopo, il governo ha deciso di aggiornare il protocollo che garantisce il diritto all’aborto che sarà distribuito e attuato in tutti i centri di salute del paese, a prescindere del loro orientamento. Tra alcune delle innovazioni introdotte spicca l`espansione del concetto di pericolo per la salute o la vita della madre. In questo caso “non è necessario constatare l`esistenza di una malattia” e non è necessario che “il rischio sia di una certa intensità”, basta che la donna affermi che la gravidanza colpisce la propria salute fisica o mentale.
Inoltre, l`esercizio dell`obiezione di coscienza libera è negato. Il medico obiettore deve aver precedentemente dichiarato alle autorità del centro dove lavora il rifiuto alla pratica dell`aborto, però “saranno obbligati a informare le donne sul loro diritto di accedere a un`interruzione della gravidanza” e a fornire un altro specialista disposto a eseguire l`aborto. “In assenza di qualcuno, è necessario eseguire l`interruzione, vale a dire che non può invocare la sua obiezione per eludere l`obbligo di partecipare a una procedura di aborto”, dichiara il protocollo.
Le ragazze di 14 anni o più, possono abortire senza il consenso dei genitori, poiché “possono consentirne da sole e rendere la dichiarazione giurata necessaria per la cessazione di una gravidanza come risultato di stupro, senza il consenso dei genitori o tutori legali”, ha aggiunto il protocollo.
L`associazione pro vita argentina Frente Jóven ha dichiarato che il potere esecutivo sta attuando “contro la Costituzione e il potere legislativo, contro i genitori che voglio proteggere le loro figlie dall`aborto, contro i diritti umani dei bambini non ancora nati, e contro le donne che non sono informate dal terribile danno causato dall`aborto”. “Inoltre va contro le disposizioni sia dell`attuale codice civile, come del Codice Civile e Commerciale che entrerà in vigore tra tre mesi”.
Auxi Rodríguez