Spagna, una proposta contro le libertà LGBTI che mina le libertà fondamentali
Il Gruppo parlamentare confederato dei partiti di sinistra Unidos Podemos, En Comú e En Marea ha presentato al Parlamento spagnolo una proposta di legge sulla Non discriminazione delle persone LGBTI lo scorso maggio. Il progetto di legge sarà discusso nel mese di settembre e sostiene di combattere l’omofobia. Incorpora “obblighi e doveri” per le amministrazioni […]
di Luca Volontè - 23/09/2017Il Gruppo parlamentare confederato dei partiti di sinistra Unidos Podemos, En Comú e En Marea ha presentato al Parlamento spagnolo una proposta di legge sulla Non discriminazione delle persone LGBTI lo scorso maggio.
Il progetto di legge sarà discusso nel mese di settembre e sostiene di combattere l’omofobia. Incorpora “obblighi e doveri” per le amministrazioni statali a stabilisce “politiche proattive” per promuovere l’ideologia di genere.
ADF International ha analizzato il testo e ritiene che “la Legge sull’uguaglianza nella sua forma attualmente prevista va ben al di là del necessario per garantire l’uguaglianza nella società.” “Alla luce del testo, è probabile che abbia un impatto significativo e dannoso sulle libertà fondamentali dei cittadini “, si aggiunge. “Siamo giunti alla conclusione che di tutte le leggi dell’uguaglianza dell’Unione europea, questo è il più dannoso che abbiamo visto finora “, afferma Rubén Navarro, rappresentante dell’ADF International a Ginevra, al sito spagnolo Protestant Digital.
“Mentre l’obiettivo dichiarato della legge sulla uguaglianza è lodevole, gli effetti collaterali negativi sono numerosi e così gravi che temiamo che la legislazione possa causare più problemi di quanti non ne risolverà”.
Secondo l’ADF, ” i tre requisiti principali di un atto legislativo sono: a) certezza (la legge deve dare a qualunque soggetto la capacità di regolare il proprio comportamento), b) prevedibilità (anticipazione ragionevole dei possibili risultati di un’azione) e c) prevedibilità casi simili siano trattati allo stesso modo). Il disegno di legge sull’uguaglianza non soddisfa questi requisiti, poiché utilizza termini vaghi e aperti a un’interpretazione estesa, rendendo difficile per i cittadini prevedere le conseguenze giuridiche di ogni singola azione”, spiega il documento.
Inoltre, “la formulazione vaga, l’ampliamento delle sanzioni, l’inversione dell’onere della prova e la limitazione del diritto precedente dei genitori di educare i propri figli in base alle loro convinzioni religiose e filosofiche, rendono problematico questo testo legislativo in contrasto con gli standard europei e internazionali in materia di diritti umani.
L’ ADF denuncia che la legge consentirà la persecuzione ideologica, perché il previsto “Art. 94 lo rende un crimine per il non denunciare e collaborare con gli investigatori e la polizia per reati presunti contro le persone LGBTI, perché sarebbe dovere di ciascuno segnalare gli autori di presunti discorsi offensivi. L’onere della prova spetterebbe solo all’imputato.
Oltre a diversi movimenti cattolici spagnoli, anche le Chiese evangeliche del paese hanno denunciato le proprie forti preoccupazioni per il testo presentato in Parlamento e che verrà discusso in questo mese di settembre.