Suicidio assistito in Canada, in aumento gli obiettori
In Canada, decine di medici che si sono iscritti nelle liste per fornire iniezioni letali a malati hanno cambiato idea, secondo i dati forniti dagli stessi funzionari medici. Infatti in Ontario, almeno 24 medici hanno chiesto di essere rimossi dall’elenco dei medici disposti a partecipare alle pratiche di ‘morte dignitosa’ previste dalla legge approvata nel […]
di Matchman - 17/03/2017
In Canada, decine di medici che si sono iscritti nelle liste per fornire iniezioni letali a malati hanno cambiato idea, secondo i dati forniti dagli stessi funzionari medici.
Infatti in Ontario, almeno 24 medici hanno chiesto di essere rimossi dall’elenco dei medici disposti a partecipare alle pratiche di ‘morte dignitosa’ previste dalla legge approvata nel giugno scorso. Altri 30 medici hanno comunicato di essersi messi ‘in attesa’, sospensione dall’elenco.
Jeff Blackmer, vice presidente della ‘Canadian Medical Association’, ha detto che alcuni medici inizialmente pensavano di aiutare i propri pazienti e ridurne le sofferenze, tuttavia hanno preso atto di una situazione molto diversa. Non una riduzione della sofferenza, ma la morte del paziente.
“Stiamo vedendo i medici che passano attraverso una esperienza diretta tanto schiacciante, quanto drammatica e difficile”, ha detto. “E questi sono coloro che prima hanno detto ‘Prendi il mio nome nella lista. E ora dicono ‘Non posso farlo più.’ ”
L’Ontario, una delle poche province finora che tengono traccia dei dati relativi alla ‘applicazione della legge sulla eutanasia e morte degna’, ha attualmente una lista di 137 medici disposti a partecipare al suicidio assistito.
Di questi, 107 sono disposti a somministrare una iniezione letale o prescrivere farmaci letali. Gli altri 30 hanno scelto di rendersi disponibili per la valutazione della ammissibilità dei pazienti alla procedura.
Per poter beneficiare di suicidio assistito in Canada, un paziente deve avere una malattia “grave e irrimediabile”, essere fisicamente o psicologicamente sofferente e sapere di avere una morte naturale “ragionevolmente prevedibile”.
Gli avvocati consigliano ai medici di valutare in sei mesi la prevedibile morte del paziente, ma la legge lascia ancora una zona grigia circa l’ammissibilità.
“La confusione provoca grande ansia per i medici e molti di ritirarsi dalla lista e disponibilità”, ha detto Jonathan Reggler, un medico di Vancouver. “Se il medico non effettua la morte medicalmente assistita secondo la legge, il medico è a rischio di essere perseguito per omicidio.”
Alex Schadenberg, direttore della ‘Euthanasia Prevention Coalition’, ha detto di non essere sorpreso dal numero ampio di medici che si ritirano dal programma di suicidio assistito: “E’ contro-intuitivo per la persona umana uccidere qualcuno”, ha detto.
“Anche i medici con nessun problema etico o religioso hanno dubbi e crisi con la pratica della eutanasia e del suicidio assistito, in realtà vedere qualcuno morire a seguito di una iniezione letale che loro stessi hanno somministrato, è inaccettabile per chiunque.
Solo coloro che non lottano con gli scrupoli di coscienza diventeranno esperti eutanasia”.
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