Warning: Parameter 2 to qtranxf_postsFilter() expected to be a reference, value given in /home/matchman/public_html/wp-includes/class-wp-hook.php on line 298
Nigeria, il "sogno africano" - Matchman News
Warning: Parameter 2 to qtranxf_postsFilter() expected to be a reference, value given in /home/matchman/public_html/wp-includes/class-wp-hook.php on line 298

Nigeria, il “sogno africano”

Matchman News pubblica la prima parte del reportage sulla situazione della Nigeria inviato dal Presidente della Fondazione Novae Terrae Emanuele Gianmaria Fusi (nella foto assieme al Ministro dell’Ambiente Signora Amina J. Mohammed): il Presidente recentemente ha potuto visitare il Paese e constatare dal vivo la realtà locale concreta. di Emanuele Gianmaria Fusi* Prima di entrare […]

Matchman News pubblica la prima parte del reportage sulla situazione della Nigeria inviato dal Presidente della Fondazione Novae Terrae Emanuele Gianmaria Fusi (nella foto assieme al Ministro dell’Ambiente Signora Amina J. Mohammed): il Presidente recentemente ha potuto visitare il Paese e constatare dal vivo la realtà locale concreta. di Emanuele Gianmaria Fusi* Prima di entrare […]

Matchman News pubblica la prima parte del reportage sulla situazione della Nigeria inviato dal Presidente della Fondazione Novae Terrae Emanuele Gianmaria Fusi (nella foto assieme al Ministro dell’Ambiente Signora Amina J. Mohammed): il Presidente recentemente ha potuto visitare il Paese e constatare dal vivo la realtà locale concreta.

di Emanuele Gianmaria Fusi*

Prima di entrare nel merito della situazione della Nigeria che reports più o meno attendibili reperibili anche sul web possano raccontare, è indispensabile, al fine di meglio comprendere  i fatti, spiegare brevemente la realtà di questo grande Paese.

La Nigeria ha una popolazione di quasi 200 milioni di persone, composta da varie etnie e religioni,  una popolazione molto eterogenea sotto tutti i punti di vista ed è di gran lunga il Paese più popoloso del continente africano e tra i primi 7 del mondo intero. In una simile moltitudine di persone si trova ovviamente di tutto , se non altro per motivi statistici.

Giudicare la Nigeria delle notizie che trapelano, spesso strumentalizzate, e che vengono rilanciate dai mass media senza entrare nel merito di una situazione molto complessa, sarebbe come giudicare l’Italia usando come fonte di notizia le fiction televisive sulla mafia.

La Nigeria è un Paese molto ricco di risorse naturali che vanno dal petrolio ai minerali solidi, dall’agricoltura all’allevamento, e avrebbe tutte le potenzialità per divenire non solo il motore dell’Africa, ma uno dei Paesi di traino del mondo intero, come è successo per India, Brasile Russia  oltre ovviamente alla Cina.

Tuttavia questo Paese è afflitto da piaghe antiche quasi endemiche. La ricchezza è distribuita in maniera del tutto sbilanciata, le risorse naturali sono possesso di pochi gruppi appartenenti alle élites ed il rispetto della natura è sempre stato considerato un problema di secondo piano.  Da ciò ne consegue in maniera diretta una grave frattura sociale che grazie alla povertà e all’ignoranza costituisce un enorme bacino per alimentare tensioni sociali, terrorismo e criminalità.

Un altro problema noto della Nigeria è costituito dalla dilagante corruzione che permea ogni attività pubblica e privata del Paese provocando  sfiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine da parte di molti nigeriani che diventano facile prede dei fondamentalismi di ogni genere ai quali pensano di rivolgersi riconoscendoli come detentori di un potere occulto e parallelo più facilmente raggiungibile di quello istituzionale.

Se si parte da questi presupposti nell’analisi della realtà Nigeriana tutto il resto viene di conseguenza. Gruppi armati che sfruttando il malcontento generalizzato tentano di appropriarsi di intere zone del Paese adducendo motivazioni pseudo religiose oltre a gruppi terroristici che cavalcano la drammatica situazione di inquinamento ambientale che devasta il Delta del Niger rendendo invivibile l’intera area e squadre di briganti armati che fanno del rapimento degli stranieri una forma di sostentamento e molto altro ancora.

L’origine di questi antichi problemi non è certo sfuggita al nuovo Governo ed al Presidente  Muhammadu Buhari che ha messo nel proprio piano di azione l’acerrima  lotta alle piaghe Nigeriane consapevole che per combattere una grave malattia si deve intervenire sulle cause e non solo sugli effetti che essa provoca.
Il Governo attuale ha iniziato una politica inedita per il Paese, la lotta alla corruzione è feroce ed i primi risultati iniziano a vedersi. Infatti nel Paese si percepisce il soffio di un’aria nuova e la popolazione sta iniziando a capire che vi è una reale volontà politica di bonificare la palude della corruzione.

Come non si era mai visto prima vi sono stati i primi arresti di funzionari pubblici ed ex politici corrotti e sono state compiute imponenti azioni di sequestro e confisca di  beni e proventi illeciti derivanti dalla corruzione.
Per quanto riguarda il riallocamento delle risorse naturali, il Governo e in particolare il Ministro dei Minerali Solidi Fayemi Kayode, ha iniziato un’operazione di revoca delle concessioni minerarie assegnate negli anni senza criteri di trasparenza e rimaste spesso improduttive ed addirittura dannose per l’Ambiente, si è iniziata inoltre un’azione di moralizzazione del settore e di verifica e controllo delle concessioni attive per evitare frodi, abusi ambientali ed attività illecite.

Si ricorda che il potenziale minerario della Nigeria è pressoché inutilizzato avendo la politica delle passate legislature concentrato l’attività esclusivamente sul settore petrolifero. Il settore dei minerali solidi è certamente più accessibile anche a realtà minori ed a volte artigianali rispetto a quello petrolifero che è monopolio di grandi multinazionali.

Il suo sviluppo è destinato a generare un più diffuso benessere ed una maggiore condivisione delle ricchezze del Paese.

Il Ministro Fayemi Kayode da me personalmente incontrato, ha ben chiaro quale sia la strada da percorrere ed è intenzionato a procedere velocemente. Gli atti già compiuti dal Ministro fanno la differenza tra promesse politiche elettorali e fatti concreti.

Un altro settore fondamentale per un benessere diffuso e per un migliore modo di vivere è rappresentato dalla corretta gestione ambientale e dalla capacità di fornire consapevolezza dello stretto legame tra l’ambiente e la popolazione che con esso interagisce. Come già chiarito sopra, gli scempi ambientali compiuti in passato da compagnie  petrolifere magari in complicità con governi “distratti” hanno reso invivibile grandi zone del Paese provocando tensioni sociali difficilmente governabili.

Questo governo, tramite il Ministro dell’Ambiente Signora Amina J. Mohammed,  ha deciso di intervenire in maniera energica e determinata per affrontare il problema.

L’inquinamento del Delta del Niger. in particolare della zona di Ogoniland, è considerato uno dei più gravi casi di inquinamento ambientale del mondo su cui tutta la comunità ambientalista internazionale da decenni punta il dito. Le catastrofiche conseguenze dell’inquinamento da idrocarburi hanno causato migliaia di morti e tolto la speranza di una vita degna di essere vissuta a innumerevoli famiglie e comunità .

La volontà di porre un effettivo rimedio al problema, e non solo di organizzare convegni e tavole rotonde che solitamente sfociano in pubblicazioni fine a loro stesse, si e’ concretizzata nel mese di Giugno di quest’anno con l’erogazione di un miliardo di dollari completamente stanziato e disponibile per iniziare i lavori di bonifica della zona. Alcuni importanti progetti per il riciclo dei rifiuti prodotti sono già stati implementati e altri lo saranno a breve, essi ed hanno lo scopo, oltre che di limitare l’inquinamento, di far partecipare al benessere una fascia debole di popolazione che grazie al riciclo e alla raccolta differenziata e alla costituzione di micro imprese potranno passare dall’indigenza totale ad una migliore condizione economica.

In Nigeria è finito il periodo dei Ministri nominati per amicizia o per motivi oscuri, dando spazio a persone con professionalità  e storia personale di altissimo livello. Infatti i citati ministri hanno un curriculum straordinario. Ricordo ad esempio che il Ministro Amina J. Mohammed, è stata una strettissima collaboratrice del Segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, è stata docente alla Columbia University e ha ricoperto negli anni ruoli importantissimi in società private ed enti pubblici inoltre si è distinta per la lotta nella difesa dei diritti umani e l’educazione ed è stata chiamata dal Santo Padre Papa Francesco a collaborare per la stesura dell’enciclica “Laudato sì”.

Proprio ripercorrendo i passi di questa enciclica troviamo in essa i criteri fondamentali di sviluppo di un mondo migliore e, non a caso, sono i principi ispiratori della attività del Governo Nigeriano che, primo al mondo, sta  applicando questi dettami senza indugio.

*Presidente della Fondazione Novae Terrae

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com