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Transessualismo infantile: i pediatri americani chiedono lo stop alla sua normalizzazione - Matchman News
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Transessualismo infantile: i pediatri americani chiedono lo stop alla sua normalizzazione

Nel suo ultimo aggiornamento sulla ‘Disforia di genere nei bambini’  del 2 Agosto scorso, l’Associazione Americana dei Pediatri chiede la fine della ‘normalizzazione’ della disforia di genere (GD) nei bambini perché ha portato alla continua sperimentazione sui bambini, alla loro sterilizzazione e alla ‘confusione psicologica’. I bambini con la GD credono di essere qualcosa di […]

Nel suo ultimo aggiornamento sulla ‘Disforia di genere nei bambini’  del 2 Agosto scorso, l’Associazione Americana dei Pediatri chiede la fine della ‘normalizzazione’ della disforia di genere (GD) nei bambini perché ha portato alla continua sperimentazione sui bambini, alla loro sterilizzazione e alla ‘confusione psicologica’. I bambini con la GD credono di essere qualcosa di […]

Nel suo ultimo aggiornamento sulla ‘Disforia di genere nei bambini’  del 2 Agosto scorso, l’Associazione Americana dei Pediatri chiede la fine della ‘normalizzazione’ della disforia di genere (GD) nei bambini perché ha portato alla continua sperimentazione sui bambini, alla loro sterilizzazione e alla ‘confusione psicologica’.

I bambini con la GD credono di essere qualcosa di diverso dal loro sesso biologico.

Alcuni bambini sperimentano la GD prima dell’età della pubertà, ma la confusione si risolve, in oltre l’80 per cento dei casi, entro l’adolescenza. C’è una censura del dibattito tra i professionisti per quanto riguarda il nuovo trattamento “standard” per la GD infanzia, denuncia una nota stampa della Associazione dei Pediatri Americani. Questo ‘standard’, promosso dai mass media, prevede l’utilizzo di farmaci che bloccano la pubertà seguiti dall’utilizzo per tutta la vita di ormoni tossici (cross-sex hormons) che provocano la sterilità e altri gravi rischi per la salute.

Una revisione della letteratura medica corrente svela che questo approccio è radicato in una ideologia di genere non scientifica che viola l’etica medica e il principio fondamentale della cura: “primo non nuocere”.

“Ogni indicazione da parte delle istituzioni pubbliche volta a forzare l’accettazione della GD, come variante normale dello sviluppo del bambino, con le conseguenti cure sociali, terapie ormonali tossiche e rimozione chirurgica di parti ‘sane’ del corpo dei bambini, è sbagliata  e pericolosa. L’Associazione dei Medici e Chirurghi Americana, l’Associazione dei Medici Cristiani e l’Associazione dei Medici Cattolici condividono la preoccupazione della Associazione Americana dei Pediatri nei confronti di questo sbagliato approccio alla GD. Insieme, i nostri gruppi rappresentano oltre 20.000 medici e operatori sanitari.

L’opposizione esistente anche tra gli ‘operatori sanitari liberal’ è dimostrata dalla creazione di una loro ‘community online’ conosciuta come Youth Trans Critical Professionals (professionisti sanitari critici sulla transessualità giovanile).

Tuttavia, coloro che osano parlare a sostegno del principio fondamentale del “primo non nuocere”, incontrano spesso la censura pubblica e minacce private e molti hanno perso o perderanno il lavoro”.

La ‘normalizzazione’ della transessualità, sin dalla età infantile ed attraverso il ‘bombardamento chimico’ e le operazioni chirurgiche, è ormai una piaga diffusa nei Paesi Bassi. Ad Amsterdam, nel VU Medical Center, che ha sviluppato un protocollo per la presa in carico di adolescenti e preadolescenti con la disforia di genere  (GD) che prevede anche la «sospensione della pubertà» dopo i 12 anni tramite l’utilizzo di farmaci appositi che bloccano la produzione degli ormoni sessuali e, dopo un periodo che può arrivare al massimo a 4 anni, se viene confermata la diagnosi di disforia di genere gli adolescenti sono reindirizzati, grazie a un’altra terapia ormonale, verso la pubertà dell’altro sesso.

Nonostante la mancanza di dati ufficiali sui bambini transgender in UK, la sanità pubblica britannica (NHS), offre aiuto psicologico alle famiglie con minori, anche di 3 anni, che “ritengono“ di essere nati nel sesso sbagliato; cure farmacologiche, ormonali e paga anche le operazioni di cambio del sesso, per gli over 18, a un costo di circa 10 mila sterline a intervento. Ovviamente la ‘difesa della autodeterminazione del bambino’, gli stessi ‘diritti dei genitori’ in questo caso vengono ‘rispettati’ perché in linea con il mainstreaming del ‘gender’. Se la scienza, la salute, i diritti invece non sono e contraddicono l’ideologia ‘gender’ e gli interessi economici…allora vengono censurati o di fatto aboliti.

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